Museo della Civiltà Egizia: Segreti e Tesori Che Devi Scoprire

Avete mai sentito parlare del museo della civiltà egizia dove 22 mummie reali, tra cui 18 faraoni e 4 regine, sono state trasferite durante uno spettacolare evento conosciuto come "la parata d'oro dei faraoni"? 
 
Inaugurato ufficialmente il 3 aprile 2021, questo straordinario museo ha segnato un momento significativo nella storia culturale dell'Egitto.
 
Il Museo Nazionale della Civiltà Egizia si estende su un'impressionante superficie di 135.000 metri quadrati, con un design moderno che si integra perfettamente con l'ambiente storico di Fustat.
 
 La collezione permanente, distribuita su 25.000 metri quadrati, è divisa in due aree distinte: una zona dove i reperti sono esposti in ordine cronologico - dall'epoca arcaica fino a quella contemporanea - e la maestosa Royal Mummies Hall al piano inferiore.
 
Durante la vostra visita, potrete ammirare il cuore pulsante del museo: la Galleria delle Mummie Reali, che custodisce le mummie di 20 sovrani egizi, inclusi faraoni leggendari come Ramses II e Hatshepsut. 
 
Queste mummie, ora esposte in un ambiente che ricrea l'atmosfera delle tombe della Valle dei Re, sono state trasferite dal Museo Egizio di Piazza Tahrir durante una cerimonia presieduta dal presidente Abdel Fattah al-Sisi.
 

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La storia del Museo della Civiltà Egizia affonda le sue radici nei primi anni 2000, quando nacque l'idea di creare uno spazio dedicato esclusivamente alla ricca eredità culturale dell'Egitto.
 
 Situato nel cuore storico di Fustat, il museo rappresenta oggi un importante punto di riferimento per gli appassionati di storia antica.
 

L'inaugurazione ufficiale e la parata d'oro dei faraoni


Dopo una parziale apertura nel febbraio 2017, il museo è stato ufficialmente inaugurato il 3 aprile 2021 dal presidente Abdel Fattah al-Sisi. 
 
Questo evento ha segnato un momento significativo nella storia culturale dell'Egitto moderno. La cerimonia di inaugurazione è stata caratterizzata da un evento spettacolare chiamato "la parata d'oro dei faraoni", durante il quale 22 mummie reali (18 faraoni e 4 regine) sono state trasferite dal Museo Egizio di Piazza Tahrir al nuovo museo.
 
Il percorso della sfilata, lungo circa cinque chilometri, è stato accuratamente pianificato. Per garantire la massima sicurezza durante il trasferimento, le mummie sono state trasportate in capsule prive di ossigeno e riempite di azoto, posizionate su carri speciali dotati di ammortizzatori. 
 
Anche le strade interessate dalla sfilata sono state ripavimentate per assicurare un viaggio regolare con il minimo disagio.
L'evento è stato trasmesso in diretta dalla televisione di stato egiziana e seguito via web da appassionati di tutto il mondo.
 
 Il presidente al-Sisi ha twittato: "Questa scena maestosa è la prova della grandezza del popolo egiziano. I guardiani di questa civiltà unica, che si estende nelle profondità della storia".
 

Il ruolo dell'UNESCO e degli architetti internazionali


L'UNESCO ha fornito assistenza tecnica alla realizzazione del museo, evidenziando l'importanza globale del progetto e il suo contributo alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio storico egizio.
 
Questo supporto internazionale sottolinea il valore universale della cultura egizia e la necessità di preservarla per le generazioni future.
 
Il museo è ospitato in un moderno edificio progettato nel 2002 dall'architetto egiziano El Ghazzali Kosseiba, mentre gli spazi espositivi sono stati realizzati dall'architetto giapponese Arata Isozaki. 
 
La scelta di questi architetti di fama internazionale riflette l'ambizione del museo di posizionarsi come un'istituzione di rilievo nel panorama culturale mondiale.
 

Perché è stato costruito un nuovo museo?


Il Museo della Civiltà Egizia è stato concepito per fungere da ponte tra il passato e il presente, invitando i visitatori a esplorare le connessioni tra le diverse epoche della storia egizia.
 
A differenza del vecchio Museo Egizio, questo nuovo spazio permette di presentare i reperti in un contesto più ampio e con tecniche espositive moderne.
 
Le collezioni del museo provengono da vari musei egiziani, tra cui il Museo Egizio, il Museo Copto, il Museo di Arte Islamica, il Palazzo e museo Manial a Il Cairo e il Museo Reale dei Gioielli di Alessandria.
 
Questo trasferimento di reperti permette di creare un percorso espositivo più coerente e completo.
 
Il museo offre ai visitatori un'esperienza immersiva nella civiltà egizia attraverso collezioni suddivise ed esposte per aree tematiche e cronologiche, finalizzate all'approfondimento dei diversi aspetti della storia e della cultura. 
 
Le sezioni principali includono "Dawn of Civilization", "The Nile", "Writing", "State and Society", "Material Culture", "Beliefs and Thinking" e "The Gallery of Royal Mummies".
 
Inoltre, la creazione di questo nuovo museo risponde all'esigenza di uno spazio più adeguato per conservare e valorizzare l'immenso patrimonio archeologico egiziano, con ambienti progettati secondo standard museali internazionali e dotati delle più moderne tecnologie per la conservazione e l'esposizione dei reperti.
 

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Il Museo della Civiltà Egizia sorge maestoso nell'antica zona di Fustat, oggi parte del Cairo, in una posizione che unisce simbolicamente passato e presente dell'Egitto. 
 
Questo imponente edificio, con una superficie espositiva di circa 25 mila metri quadrati, rappresenta un capolavoro architettonico che dialoga con il paesaggio circostante, offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva nella storia millenaria della civiltà egizia.
 

Designo moderno e simbolismo architettonico


La straordinaria struttura del museo è frutto della collaborazione tra due visioni architettoniche distinte: quella dell'egiziano El Ghazzali Kosseiba, autore del progetto iniziale risalente al 2002, e quella del giapponese Arata Isozaki, che ha curato la progettazione degli spazi espositivi.
 
 Questa sinergia internazionale ha dato vita a un edificio che rispetta la tradizione architettonica egizia mentre la reinterpreta con elementi contemporanei.
 
Il design del museo è stato concepito come un viaggio attraverso diversi livelli altimetrici, che variano da +25.00 metri nella zona più bassa fino a +65.00 metri in quella più alta.
 
Questa progressione non è casuale: rappresenta simbolicamente il percorso della civiltà egizia attraverso i millenni. I grandi lucernari illuminano naturalmente gli spazi espositivi, creando giochi di luce che valorizzano i reperti e offrono un'esperienza visiva dinamica.
 
Un elemento distintivo del complesso museale è la presenza di una storica lavanderia con vasche tonde e rettangolari, utilizzate anticamente anche per stabilizzare i coloranti dopo il processo di tintura.
 
Questa struttura è stata preservata e integrata nel campus museale, creando un ponte tangibile tra le tecniche artigianali del passato e le moderne tecnologie espositive.
 

Vista panoramica e connessione con la storia islamica


Il museo gode di una posizione privilegiata, affacciandosi sul lago Ain El-Sira e nelle vicinanze della storica Fortezza di Babilonia. 
 
Da qui, i visitatori possono godere di una vista panoramica eccezionale che include, nelle giornate più limpide, le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino.
 
Questa connessione visiva tra il museo e i monumenti più iconici dell'antico Egitto non è solo esteticamente gradevole, ma anche profondamente simbolica.
 
La scelta di Fustat come sede del museo non è stata casuale. Questa zona rappresenta infatti il primo insediamento islamico in Egitto, fondato dal comandante arabo Amr ibn al-As nel 641 d.C.
 
 dopo la conquista dell'Egitto bizantino. Oggi, pur essendo parte del Cairo moderno, Fustat conserva il suo significato storico come culla della civiltà islamica in Egitto, creando così un dialogo continuo tra le diverse epoche che hanno plasmato l'identità culturale del paese.
 
Il percorso museale si sviluppa parzialmente sottoterra, elemento che non solo offre vantaggi pratici in termini di conservazione dei reperti, ma stabilisce anche una connessione metaforica tra il terreno e il cielo, tra la morte e la rinascita, temi centrali nella cosmologia egizia.
 

Accessibilità e collegamenti con il centro del Cairo


Raggiungere il Museo della Civiltà Egizia è sorprendentemente semplice, grazie alla sua integrazione nella rete di trasporti pubblici del Cairo.
 
 La metropolitana rappresenta l'opzione più economica e veloce: la linea 1 collega la stazione di Martyrs (nel centro città) alla stazione di Mar Girgis in soli 12 minuti, con treni che partono ogni 10 minuti durante tutto il giorno. Il costo del biglietto è particolarmente conveniente, attestandosi intorno a 0,95 euro.
 
Per chi preferisce soluzioni più rapide, i taxi rappresentano l'alternativa ideale, permettendo di raggiungere il museo dal centro del Cairo in circa 10 minuti. L'indirizzo preciso del museo è El-Fustat Road, Ein Elsira, Cairo, con il codice postale 17611.
 
Il museo osserva i seguenti orari di apertura:
 
  • Da sabato a giovedì: dalle 9:00 alle 17:00 (ultimo ingresso alle 16:00)
  • Venerdì: dalle 9:00 alle 17:00 (ultimo ingresso alle 16:00) e dalle 18:00 alle 21:00 (ultimo ingresso alle 20:00)

 

Inoltre, il complesso museale comprende numerosi servizi complementari che arricchiscono l'esperienza di visita: un centro per il restauro di materiali antichi, un auditorium, spazi dedicati all'istruzione e alla ricerca, oltre ad aree ricreative.
 

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Con una superficie espositiva di circa 25 mila metri quadrati, le collezioni del Museo della Civiltà Egizia raccontano un viaggio affascinante attraverso millenni di storia.
 
 La ricchezza dei suoi 50.000 manufatti offre ai visitatori un'esperienza unica che abbraccia tutte le epoche della civiltà egizia, dalla preistoria fino ai tempi moderni.
 

La sezione cronologica: dalla preistoria all'età moderna


Il percorso museale si apre con un'impressionante organizzazione cronologica che accompagna il visitatore attraverso otto distinte epoche storiche. 
 
La sezione inizia con il periodo arcaico, per poi proseguire attraverso l'epoca faraonica, quella greco-romana e copta, fino ad arrivare al periodo medievale, islamico, moderno e contemporaneo.
 
Questo ordinamento permette di comprendere l'evoluzione della società egiziana nel corso dei millenni, dalla semplice organizzazione agricola fino alla complessa struttura sociale e culturale dei tempi più recenti.
 
In particolare, la disposizione dei reperti consente di apprezzare le trasformazioni artistiche, tecnologiche e sociali che hanno caratterizzato ciascun periodo. Infatti, passeggiando attraverso queste sale, potrete osservare come l'arte, l'architettura e gli usi quotidiani si siano evoluti nel tempo, mantenendo alcuni elementi di continuità culturale.
 

La sezione tematica: vita quotidiana, religione e società


Oltre all'approccio cronologico, il museo presenta sei aree tematiche fondamentali che esplorano diversi aspetti della civiltà egizia. Queste sezioni includono "L'Alba della Civiltà", "Il Nilo", "Scrittura e Pensiero", "Stato e Società", "Cultura dei Materiali" e "Credenze e Pensiero".
 
Nella sezione dedicata alla vita quotidiana, potrete scoprire come vivevano gli antichi egizi: la loro alimentazione prevalentemente vegetariana basata su cereali e verdure, i giochi, le feste e le celebrazioni religiose che scandivano la loro esistenza. 
 
L'area dedicata alla religione illustra invece il complesso sistema di credenze, dove la magia (Heka) e il concetto di Maat (armonia ed equilibrio) erano elementi centrali della visione del mondo.
 

Oggetti simbolici e reperti rari da altri musei egiziani


Un aspetto notevole della collezione è costituito dai numerosi reperti trasferiti da altri importanti musei egiziani. 
 
Il patrimonio include oggetti provenienti dal Museo Egizio, dal Museo Copto, dal Museo di Arte Islamica, dal Palazzo e museo Manial al Cairo e dal Museo Reale dei Gioielli di Alessandria.
 
Tra gli oggetti più affascinanti figurano statuette come quella lignea della dea Tueret con il suo caratteristico aspetto (muso e corpo di ippopotamo con coda di coccodrillo), che proteggeva la casa, il sonno, i bambini e le madri. 
 
Allo stesso modo, i "Busti dell'Antenato", piccole sculture antropoidi dipinte, offrono uno sguardo sulla pratica della venerazione degli antenati durante il Nuovo Regno.
 
L'organizzazione di questi preziosi manufatti, sia in ordine cronologico che tematico, consente ai visitatori di comprendere meglio la straordinaria complessità e ricchezza di una delle civiltà più affascinanti della storia dell'umanità.
 

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Al piano inferiore del Museo della Civiltà Egizia si trova il vero gioiello della corona: la Galleria delle Mummie Reali. Considerata il cuore pulsante dell'intero museo, questa straordinaria sala custodisce i resti mortali di sovrani che hanno scritto la storia dell'antico Egitto.
 

Chi sono i faraoni esposti


La galleria ospita 22 mummie reali, di cui 18 re e 4 regine, vissuti tra la XVII e la XX dinastia. 
 
Tra i sovrani più celebri figurano il faraone Seqenenra Taa II, morto in battaglia difendendo il suo paese contro gli Hyksos, Ahmose I (il liberatore dell'Egitto), Thutmose III (soprannominato il "Napoleone d'Oriente"), Seti I, Ramses II (il costruttore di grandi monumenti come Abu Simbel) e Ramses III. 
 
Inoltre, tra le regine spiccano Hatshepsut e Ahmose Nefertari, moglie di Ahmose I.
 
Queste mummie hanno una storia affascinante alle spalle. La loro scoperta rappresenta uno dei più grandi e inaspettati ritrovamenti nella storia dell'archeologia.
 
 Molte di esse provengono da due importanti "nascondigli" scoperti nel 1881 e nel 1898, dove erano state spostate dai sacerdoti della XXI dinastia per proteggerle dai saccheggiatori.
 

L'allestimento scenografico e il rispetto per i defunti


L'ambiente è stato progettato per ricreare l'atmosfera delle tombe della Valle dei Re, con pareti e pavimenti neri illuminati da una morbida luce soffusa che crea un'atmosfera quasi sacrale. Il percorso di visita è delineato da frecce sul pavimento, mentre la sala è suddivisa in ambienti che ricordano le antiche tombe egizie.
 
Ogni sovrano ha uno spazio espositivo individuale, talvolta leggermente abbassato rispetto al piano del pavimento per simulare la tomba, dove in alcuni casi è stato collocato anche il sarcofago originale. 
 
Per garantire il rispetto e la dignità dei defunti, è assolutamente vietato scattare fotografie e i sorveglianti assicurano che venga mantenuto il silenzio.
 

Cosa rende unica questa sala rispetto ad altri musei


Ciò che distingue questa galleria dalla precedente esposizione del Museo Egizio di Tahrir è l'approccio museografico all'avanguardia. 
 
All'ingresso, il visitatore cammina su schermi LED che mostrano una ricostruzione tridimensionale delle tombe della terraferma occidentale di Luxor, mentre in alto vengono proiettate immagini delle mummie e dei loro sarcofagi, accompagnate da musiche faraoniche.
 
Inoltre, grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate come la tomografia computerizzata, è stato possibile studiare le mummie senza danneggiarle. 
 
Questa tecnica ha permesso, ad esempio, di scoprire che il cervello del re Amenhotep I non fu rimosso durante il processo di mummificazione, contrariamente a quanto avveniva con la maggior parte degli altri re del Nuovo Regno.
 
Pannelli esplicativi forniscono informazioni essenziali per contestualizzare ogni mummia, mentre proiettori illustrano la storia di ciascun sovrano, creando un'esperienza didattica e al tempo stesso emozionante.
 

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Il Museo della Civiltà Egizia rappresenta indubbiamente un tesoro culturale di inestimabile valore per l'Egitto e per l'intera umanità.
 
Attraverso le sue vaste collezioni, questo straordinario spazio vi permette di viaggiare nel tempo, esplorando millenni di storia egizia in un unico luogo.
 
 La maestosa Galleria delle Mummie Reali, con le sue 22 mummie di sovrani e regine, costituisce certamente l'attrazione principale del museo, offrendo un'esperienza quasi mistica grazie al suo allestimento suggestivo.
 
L'architettura moderna del museo, frutto della collaborazione tra talenti internazionali, si integra perfettamente con il contesto storico di Fustat, creando un ponte simbolico tra passato e presente.
 
Questo dialogo tra epoche diverse rispecchia perfettamente la missione del museo: presentare la civiltà egizia come un continuum culturale che si estende dalla preistoria fino ai giorni nostri.
 
Nonostante la sua recente apertura, il museo ha già conquistato un posto di rilievo nel panorama culturale mondiale.
 
La "parata d'oro dei faraoni" che ha segnato il suo debutto rimarrà impressa nella memoria collettiva come simbolo della rinascita culturale dell'Egitto contemporaneo.
 
La vostra visita al Museo della Civiltà Egizia sarà quindi molto più di una semplice escursione turistica.
 
 Diventerà un viaggio emozionante attraverso una delle civiltà più affascinanti della storia umana, resa accessibile grazie a moderni allestimenti e tecnologie all'avanguardia.
 
Perciò, preparatevi a essere trasportati in un mondo dove storia, arte e spiritualità si fondono, regalandovi un'esperienza indimenticabile nel cuore del Cairo.
 

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Q1. Quali sono gli orari di apertura del Museo della Civiltà Egizia?
 
 Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00, con ultimo ingresso alle 16:00. Il venerdì offre un'apertura serale aggiuntiva dalle 18:00 alle 21:00, con ultimo ingresso alle 20:00.
 
Q2. Cosa rende unica la Galleria delle Mummie Reali?
 
 La Galleria ospita 22 mummie reali in un ambiente che ricrea l'atmosfera delle tombe della Valle dei Re, con tecnologie avanzate che permettono di esplorare la storia di ogni sovrano in modo coinvolgente e rispettoso.
 
Q3. Come posso raggiungere il museo dal centro del Cairo?
 
 Il modo più conveniente è prendere la Linea 1 della metropolitana dalla stazione Martyrs fino a Mar Girgis, con un tragitto di circa 12 minuti. In alternativa, un taxi dal centro impiega solo 10 minuti.
 
Q4. Quali sono i prezzi dei biglietti per il museo?
 
 I prezzi variano in base alla nazionalità. Per i visitatori stranieri, il costo è di 550 EGP per gli adulti e 300 EGP per gli studenti. I bambini fino a 5 anni entrano gratuitamente.
 
Q5. Quali sono le principali sezioni del museo da non perdere?
 
 Le sezioni imperdibili includono la collezione cronologica che copre tutte le epoche della civiltà egizia, le aree tematiche sulla vita quotidiana e la religione, e naturalmente la Galleria delle Mummie Reali, considerata il cuore del museo.

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