Il Fascino Nascosto di Esna: Storia, Luoghi da Non Perdere

Avete mai sentito parlare di Esna, l'antica città egiziana conosciuta come Latopolis durante il periodo greco-romano? Situata sulle rive del Nilo, a circa 50 km a sud di Luxor, questa gemma nascosta vanta una storia affascinante che risale all'antichità.
 
Con una popolazione di circa 100.000 abitanti, Esna non è solo un importante sito storico, ma anche un centro vivace di attività quotidiane. Il Tempio di Khnum, costruito originariamente durante la XVIII dinastia e utilizzato fino all'epoca romana, rappresenta il simbolo più significativo dell'influenza romana su questa città.
 
 Inoltre, il mercato di Al-Qīsāriyya vi offre uno sguardo autentico sul passato commerciale della città, mentre la chiusa di Esna, una sorta di "ascensore d'acqua", permette alle imbarcazioni di superare un dislivello di ben 10 metri.
 
In questa guida, scoprirete tutto ciò che c'è da sapere su Esna: dalla sua ricca storia alla cultura locale, dai siti archeologici imperdibili ai consigli pratici per rendere la vostra visita indimenticabile.
 

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Situata sulla sponda occidentale del Nilo, nell'Alto Egitto, Esna si trova a circa 55 chilometri a sud di Luxor. Questa posizione strategica ha reso la città un punto cruciale nella storia dell'antico Egitto. 
 
Prima di essere conosciuta con il suo nome attuale, gli antichi egizi la chiamavano Tasnit, mentre durante l'era copta divenne nota come Litopolis.
 
La città di Esna si trova a circa 485 miglia (776 km) a sud del Cairo, una distanza che ne ha determinato in parte l'evoluzione come centro indipendente con una propria identità culturale e religiosa.
 
 In epoca antica, Esna era la capitale del terzo nomo dell'Alto Egitto, una suddivisione amministrativa che ne sottolinea l'importanza politica nella regione.
 
La sua posizione geografica ne ha fatto un punto di convergenza delle rotte commerciali. Durante il Nuovo Regno, Esna fungeva da terminale per le vie di comunicazione che collegavano la valle del Nilo con i paesi meridionali, rendendo la città un nodo vitale per gli scambi con la Nubia e altre regioni dell'Africa.
 

Latopolis e il culto del pesce sacro


Durante il periodo greco, Esna assunse il nome di Latopolis, che significa letteralmente "Città del Pesce Nilo". Questo nome derivava dal pesce Lates niloticus (persico del Nilo), il più grande delle 52 specie che abitavano il fiume in epoca antica.
 
Non si trattava di un semplice riferimento faunistico: questo pesce era considerato sacro e venerato dagli abitanti locali.
 
Il culto del Lates niloticus era così importante che questi pesci, una volta morti, venivano mummificati e sepolti in un cimitero specifico situato a ovest della città, una pratica che riflette la profonda connessione tra la fauna del Nilo e le credenze religiose dell'antico Egitto.
 
 In effetti, il pesce appare anche nelle sculture, tra i simboli della dea Neith, che i Greci associavano a Pallade Atena.
 
Un aspetto affascinante della storia di Esna è che la città fu la prima a conoscere il "fesikh" nella storia, un metodo di conservazione del pesce essiccato che è diventato parte dei rituali delle celebrazioni dello Shammu, oggi conosciuto come Sham El-Nessim.
 

Ruolo commerciale e religioso nell'antichità


Durante il Medio Regno (2040-1782 a.C.), Esna emerse come un importante centro politico, ma fu durante il Nuovo Regno (2550-1070 a.C.) che divenne un significativo sito commerciale. 
 
La sua importanza crebbe ulteriormente durante i periodi tolemaico e romano, quando la città raggiunse l'apice della sua influenza.
 
In epoca romana, Esna era famosa per la produzione di tessuti e ceramiche, industrie che ne rafforzarono il ruolo commerciale. 
 
La Wekala, uno dei più importanti centri commerciali dell'Egitto meridionale nel XVIII secolo, testimonia la forza del commercio e la posizione strategica di Esna come centro di scambi. 
 
Mercanti provenienti da tutta l'Africa giungevano attraverso il deserto occidentale e il Mar Rosso per commerciare in questo vivace centro.
 
Dal punto di vista religioso, Esna ospitava il magnifico Tempio di Khnum, dedicato al dio dalla testa di ariete Khnum, alle sue consorti Menhit e Nebtu, al loro figlio Heka e alla dea Neith. 
 
Questo tempio, costruito in arenaria rossa, era noto per la bellezza del sito e la magnificenza dell'architettura, con un portico composto da sei file di quattro colonne ciascuna, tutte con capitelli a foglia di loto.
 
La città ha sempre mantenuto una profonda dimensione spirituale, tanto che Esna è stata una delle città più prestigiose della civiltà dell'antico Egitto durante i periodi romano e tolemaico, la cui influenza è chiaramente visibile nei templi della zona.
 

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Nel centro della città di Esna, parzialmente sepolto sotto il livello stradale moderno, si erge maestoso il Tempio di Khnum, uno degli ultimi templi costruiti nell'antico Egitto e considerato uno splendido esempio di architettura templare.
 

Architettura e simbolismo del tempio


Il Tempio di Khnum, dedicato al dio dalla testa di ariete Khnum, alle sue consorti Menhit e Nebtu, al loro figlio Heka e alla dea Neith, rappresenta uno straordinario esempio di architettura tolemaica-romana. 
 
Costruito originariamente durante il regno di Tuthmosis III (1479-1425 a.C.) nella XVIII dinastia, il tempio venne completato solo durante il periodo tolemaico e romano, tra il 40 e il 250 d.C.
 
La struttura attuale visibile oggi è principalmente la sala ipostila, l'unica parte sopravvissuta di quello che un tempo era un complesso più ampio. 
 
La parte più antica ancora visibile è la parete posteriore (occidentale), che costituiva la facciata del tempio originale e mostra rilievi di Tolomeo VI e Tolomeo VIII.
 
 Realizzato in arenaria rossa, il tempio si trova in una fossa 9 metri sotto il livello della città moderna, aggiungendo un elemento di mistero mentre i visitatori scendono letteralmente nel passato.
 

Le colonne ipostile e il soffitto astronomico


La magnifica sala ipostila misura 37 metri di lunghezza, 20 di larghezza e 15 di altezza, ed è sostenuta da 24 imponenti colonne disposte in sei file da quattro.
 
 Queste colonne, alte 12 metri, sono coronate da capitelli floreali unici che mostrano disegni elaborati, alcuni dei quali conservano ancora deboli tracce della loro originaria vivace colorazione.
 
I capitelli delle colonne mostrano motivi ispirati dal loto, dalla palma e dal papiro, piante che avevano un profondo significato simbolico nell'antico Egitto.
 
Il soffitto astronomico del tempio è senza dubbio l'elemento più affascinante di questa costruzione immortale. 
 
Contiene decorazioni magiche con rappresentazioni astronomiche, tra cui la dea del cielo Nut, la cintura di Orione e la stella del drago "Alpha Draconis".
 
 Particolarmente notevole è lo zodiaco di Esna, uno dei soli tre set completi di segni astrologici conservati dai templi egiziani, che raffigura tutti i 12 segni zodiacali, da Ariete a Pesci, disposti nel loro ordine tradizionale.
 
Oltre ai segni zodiacali, il soffitto presenta anche rappresentazioni dei pianeti Giove, Saturno e Marte.
 

Rilievi e iscrizioni religiose


Le pareti del Tempio di Khnum sono adornate con geroglifici e rilievi che raffigurano scene di rituali religiosi, offerte a Khnum e il re divino in comunione con gli dei.
 
 Questi non sono solo capolavori artistici, ma anche registrazioni storiche che forniscono informazioni sulle pratiche religiose dell'epoca.
 
Particolarmente interessante è una scena che mostra il dio Khnum e il dio Horus che trascinano una rete piena di pesci dal fiume Nilo, simboleggiando probabilmente la fertilità e l'abbondanza. 
 
Un'altra scena notevole mostra la barca sacra del dio Khnum, portata da diversi sacerdoti in processione fuori dalla parte più interna del tempio, permettendo alle persone di Esna di vedere almeno il santuario chiuso del dio durante occasioni speciali.
 
Le iscrizioni sulle colonne descrivono dettagliatamente il culto degli dei di Esna, in particolare Khnum, e forniscono descrizioni minuziose delle feste celebrate durante l'anno. Una colonna conserva addirittura una litania di 143 versi dedicata a Khnum-Ra che loda tutto ciò che il dio ha portato in esistenza.
 

Restauri recenti e colori originali


I lavori di restauro sul tempio sono iniziati nel 2018, sotto la supervisione del Consiglio Supremo delle Antichità egiziano, con l'obiettivo di restituire pienamente i suoi colori e dettagli intricati.
 
 Un team di archeologi e restauratori ha lavorato alla documentazione delle scene del tempio e al restauro dei dipinti murali, nonché al consolidamento dei suoi colori originali.
 
Durante i lavori di restauro, sono state portate alla luce iscrizioni di inchiostro precedentemente non visibili, incluso un notevole rilievo zodiacale situato sul soffitto della sala colonnata.
 
 I pigmenti rivelati sono straordinariamente vivaci, con tonalità gialle e rosse dominanti, in netto contrasto con gli schemi cromatici trovati altrove, come nel tempio di Dendera, dove prevalgono il bianco e l'azzurro chiaro.
 
Inoltre, i restauratori hanno scoperto molti dettagli dipinti precedentemente nascosti, come gli abiti del re e delle divinità di Esna, le loro corone e i loro troni. 
 
Una delle scoperte più emozionanti è stata il rivelamento di scene precedentemente oscurate scolpite nelle pareti e nel soffitto, inclusa una scena che raffigura i sacerdoti di Esna che portano la barca sacra del dio Khnum in una processione cerimoniale.
 

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Oltre al maestoso Tempio di Khnum, Esna nasconde altri tesori meno conosciuti ma altrettanto affascinanti che meritano la vostra attenzione.
 

I passaggi sotterranei di Esna


Sotto il centro della città si estende un intricato sistema di tunnel sotterranei, scoperto solo recentemente e ancora in fase di esplorazione e restauro.
 
Questi passaggi misteriosi si snodano sotto l'abitato moderno, offrendo una prospettiva unica sul passato di Esna. 
 
Secondo gli studiosi, venivano utilizzati dagli antichi abitanti per vari scopi, tra cui il trasporto di merci e come via di fuga durante eventuali attacchi nemici.
 
Oggi, i visitatori possono avventurarsi in questi antichi corridoi bui, esplorare le stanze nascoste e scoprire i segreti sotterranei della città.
 
 Inoltre, recenti scavi archeologici hanno portato alla luce una significativa scoperta dietro il tempio: un deposito contenente circa 286 monete di diverse epoche storiche, insieme a stampi per monete e pesi, suggerendo l'esistenza di una zecca e di una casa di pesatura nell'antica Esna.
 

La Moschea Al Amari e il minareto fatimide


Nel cuore di Esna si erge la Moschea Al Amari, conosciuta anche come Al-Omari, considerata uno dei più importanti edifici storici e patrimonio religioso dell'Alto Egitto.
 
La costruzione della moschea risale al 474 dell'Egira, durante il regno del califfo fatimide Al-Mustansir Billah. Tuttavia, l'elemento più prezioso è indubbiamente il suo minareto, costruito nel 1081 d.C. e attribuito a Fakhr al-Mulk Sa'd al-Dawla Sar Takin, un alto funzionario fatimide.
 
Il minareto presenta una struttura distintiva con base quadrata, parte superiore cilindrica, tamburo ottagonale concavo e lanterna a cupola, caratteristiche tipiche delle moschee più antiche dell'Alto Egitto.
 
 Nonostante la moschea originale sia stata ricostruita negli anni '60, il minareto rimane un'importante testimonianza dell'architettura medievale.
 

Il Monastero dei Martiri e la tradizione copta


A circa cinque chilometri a sud-ovest di Esna si trova il Monastero dei Martiri, noto anche come Monastero di Sant'Ammonio o Dayr al-Shuhada.
 
Questo complesso copto ortodosso, situato su un'elevazione ai margini del deserto, rappresenta una testimonianza della forte presenza cristiana nella regione.
 
Il monastero è particolarmente famoso per i suoi straordinari dipinti murali, che hanno attirato l'attenzione dei viaggiatori sin dal XVII secolo.
 
 Le chiese del monastero contengono affreschi che, sebbene in cattive condizioni, risalgono all'XI o XII secolo e raffigurano Cristo Pantocratore, arcangeli e santi.
 
Particolarmente notevoli sono le rappresentazioni di due santi guerrieri a cavallo: San Teodoro a nord e San Claudio a sud.
 
Questo luogo sacro è diventato un importante sito di pellegrinaggio per i cristiani copti d'Egitto, che vi si recano per onorare la memoria dei martiri.
 
 
Passeggiando per Esna, i profumi delle spezie e il vociare dei mercanti vi accoglieranno nelle stradine animate della città.
 

Il mercato Al-Qīsāriyya e l'artigianato locale


Il mercato Al-Qīsāriyya, che si estende per circa 1,5 km in una strada stretta e ombreggiata, deve il suo nome a "Qaisar" o Cesare, sebbene esistesse probabilmente già prima dell'era romana.
 
 Originariamente famoso per i tessuti fatti a mano, tradizione che risale a oltre 5.000 anni fa, oggi ospita diversi artigiani locali, inclusi sarti di galabeya e il tradizionale servizio di stiratura con il piede.
 
Grazie ai recenti progetti di rivitalizzazione, il mercato offre ora una varietà di prodotti: ceramiche, tessuti, gallerie d'arte, borse e articoli in foglie di palma.
 

Piatti tipici da provare a Esna


Un'esperienza gastronomica unica è offerta da Okra, la prima cucina tradizionale della città gestita da otto donne locali. 
 
Selezionate tramite una competizione culinaria e formate per un anno intero, queste chef preparano piatti autentici come lo shululu (fatto con molokhia essiccata, aglio, limone e acqua fredda) e l'Adas Isnawi (lenticchie cucinate in modo completamente diverso rispetto ad altre città).
 
Ogni piatto viene preparato al momento e servito con pane shumsi caldo.
 

Bevande e dolci tradizionali egiziani


Nell'atmosfera rilassata delle ahwas (caffetterie) vicino al Tempio di Esna, potrete gustare tradizionali bevande egiziane come il shai (tè), servito con foglie o in bustina, o l'ahwa (caffè turco), servito in piccole tazze. 
 
Non perdete il carcade (tè all'ibisco), che può essere servito caldo in inverno o con ghiaccio in estate.
 
Per i più golosi, i dolci tradizionali come il basbousa (torta di semolino inzuppata nello sciroppo) o il ruz bi laban (budino di riso cremoso) offrono un finale perfetto per la vostra esperienza culinaria.
 

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Pianificare una visita a Esna richiede alcuni accorgimenti per rendere l'esperienza davvero indimenticabile. Ecco tutto ciò che dovete sapere per organizzare al meglio il vostro viaggio.
 

Come arrivare: treno, auto o crociera


Esna si trova a circa 55 chilometri a sud di Luxor, rendendola facilmente raggiungibile con diversi mezzi di trasporto. Il modo più comodo per arrivarci è in auto, con un viaggio di circa 1,5 ore da Luxor. 
 
Molti visitatori scelgono di inserire Esna come tappa durante il percorso tra Luxor e Aswan. I treni rappresentano un'alternativa economica, con collegamenti da Cairo, Luxor e Aswan verso la stazione ferroviaria di Esna.
 
 Tuttavia, la stazione si trova sulla sponda est del Nilo, a circa 4,5-5 km dal Tempio di Khnum.
 
L'opzione più suggestiva rimane la crociera sul Nilo, con molte imbarcazioni che fanno tappa a Esna durante il tragitto Luxor-Aswan. Le dahabiyya, grandi barche a vela per 10-20 passeggeri, offrono un'esperienza più personalizzata.
 

Cosa portare per un viaggio comodo


Considerando il clima desertico, è essenziale portare abiti leggeri e traspiranti, cappello a tesa larga e occhiali da sole. Durante l'inverno, non dimenticate una giacca leggera per le serate più fresche. 
 
Per le visite ai siti religiosi, è consigliabile un abbigliamento modesto. Una borsa piccola e leggera risulta utile per le escursioni giornaliere, mentre una bottiglia d'acqua riutilizzabile è fondamentale per rimanere idratati.
 

Quando andare: clima e stagionalità


Il periodo migliore per visitare Esna è tra ottobre e aprile, quando le temperature sono più miti e confortevoli.
 
 Durante questi mesi, il clima è ideale per esplorare all'aperto, con temperature che variano dai 20°C ai 30°C. Gennaio presenta temperature diurne intorno ai 22°C e notturne di circa 6°C.
 
Evitate i mesi estivi (giugno-agosto) quando le temperature possono superare i 40°C, rendendo difficoltose le attività all'aperto.
 

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Q1. Qual è l'attrazione principale di Esna? 
 
L'attrazione principale di Esna è il Tempio di Khnum, un magnifico esempio di architettura tolemaica-romana con colonne riccamente decorate, un soffitto astronomico e rilievi dai colori vivaci recentemente restaurati.
 
Q2. Come si può raggiungere Esna? 
 
Esna può essere raggiunta in auto da Luxor (circa 1,5 ore di viaggio), in treno con collegamenti da Cairo, Luxor e Aswan, o tramite una crociera sul Nilo, che offre un'esperienza suggestiva.
 

Q3. Qual è il periodo migliore per visitare Esna?

 
 Il periodo migliore per visitare Esna è tra ottobre e aprile, quando le temperature sono più miti (20-30°C) e confortevoli per esplorare all'aperto.
 
Q4. Cosa si può mangiare di tipico a Esna? 
 
A Esna si possono assaggiare piatti tipici come lo shululu (fatto con molokhia essiccata) e l'Adas Isnawi (lenticchie cucinate in modo unico) presso Okra, la prima cucina tradizionale della città gestita da donne locali.
 
Q5. Oltre al Tempio di Khnum, cosa c'è da vedere a Esna?
 
 Oltre al Tempio di Khnum, Esna offre altre attrazioni interessanti come i passaggi sotterranei, la Moschea Al Amari con il suo minareto fatimide, il Monastero dei Martiri e il vivace mercato Al-Qīsāriyya.

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